Parliamo di… “La mano sinistra delle tenebre” di Ursula K. Le Guin

“— Sempre in kemmer… È un luogo di ricompensa, allora? O un luogo di punizione?
— Non lo so, Asra. Che cos’è questo mondo?
— Né l’una né l’altra cosa, figliolo. Questo è solo il mondo, come è. Tu nasci qui e… le cose sono quelle che sono…
— Io non ci sono nato. Io ci sono venuto. L’ho scelto.
Il silenzio e l’ombra erano sospesi intorno a noi. Lontano, nel silenzio della foresta al di là degli edifici, si udiva solo un suono lieve, il gracidare di una sega che tagliava il legno; niente altro.
— Ah, bene… ah, bene — mormorò Asra, e sospirò, e si fregò le gambe, facendo un breve suono, quasi un lamento, del quale neppure si accorse, — nessuno di noi ha scelto — disse.”

È un romanzo incentrato sul worldbuiding, la trama è secondaria e sembra essere stata creata più per poter illustrare i vari lati del mondo e della società che lo popola.

“Leggende di predizione sono comuni, per tutta la grande Casa dell’Uomo, in tutto l’universo stellato. Gli dei parlano, gli spiriti parlano, i computers parlano. L’ambiguità dell’oracolo o la probabilità statistica offrono degli appigli, e le discrepanze vengono cancellate dalla Fede.”

Il protagonista l’ho trovato anonimo, quasi abbozzato. Dice di fare quel lavoro da tanto tempo, eppure sembra al suo primo incarico, mai un’esperienza pregressa o un insegnamento appreso. L’unico personaggio degno di nota è Estraven che, nonostante sia anche lui poco caratterizzato, in base a quello che dice e che fa si può intuire o fare supposizioni su chi sia e come, ma appunto sono solo supposizioni. L’unico punto in cui mi è piaciuto davvero è stato qui:

“Sedetti a fissare la luce e, al di là di essa, le tenebre che si addensavano sul mare. Alcuni trovano uno stimolo rapido nel pericolo imminente, io no. Il mio dono più grande è la previdenza. Minacciato da vicino divento stupido, e siedo su un sacco di sabbia chiedendomi se un uomo possa arrivare o no a nuoto in Orgoreyn.”

Tuttavia, è un romanzo che dà molti spunti su cui riflettere: dal concetto di “Patriottismo” a quello di “Civiltà”; l’utilità delle domande e delle risposte, l’importanza della pazienza, la differenza fra opporsi e offrire un’alternativa e, quello più importante, la definizione di “Essere umano”.

“Si è rispettati e giudicati solo come esseri umani. È una esperienza spaventosa.”

“Non c’è mai stata una fermata, un ristagno. Confrontate il torrente e il ghiacciaio. L’uno e l’altro arrivano là dove stanno andando.”

“Non c’era niente al mondo, per quest’uomo, all’infuori di Estraven. Era uno di coloro che sono condannati ad amare una sola volta.”

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