Recensione: Goblin – Kdrama

“La massa di un oggetto non è proporzionale al suo volume.
Quella piccola ragazza, piccola come una violetta, quella piccola ragazza che fluttua come il petalo di un fiore, mi attira con una forza superiore alla massa terrestre.
In un momento, io come la mela di Newton, rotolai e caddi su di lei.
Con un tonfo, con un “thud thud”.
Il mio cuore continuò a rimbalzare dal cielo alla terra, vertiginosamente, come un pendolo.
Quello fu il momento in cui m’innamorai per la prima volta.”

 

Titolo: Goblin
Titolo originale: Sseulsseulhago challanhasin – Dokkaebi
Genere: Kdrama drammatico – fantasy – sentimentale
Anno di uscita: 2016-2017
Da vedere dove: Rakuten VIKI . com
Episodi: 16
Durata: 1 ora e mezza circa a puntata

 

 

Dal web

Kim Shin è stato un generale durante la dinastia Goryeo, che dominò la Corea dall’anno 918 al 1392. A causa di un gesto avverso contro il suo stesso re, finisce per mettere in pericolo il proprio esercito e la propria famiglia. In punto di morte, Dio trasforma la sua esistenza in quella di un dokkaebi (goblin), una divinità condannata a vivere tra gli umani, ad affezionarsi a loro e testimoniarne la mortalità finché verrà concesso anche a lui di morire. Per porre fine alla sua immortalità indesiderata, Kim Shin deve trovare la sua sposa umana, l’unica in grado di liberare la sua anima e di farlo riposare in pace. Dopo quasi 1000 anni trascorsi in solitudine, incontra Ji Eun-tak, studentessa all’ultimo anno delle superiori che afferma di essere la sua sposa. In tutto questo, Kim Shin si ritrova ad essere coinquilino del Cupo Mietitore, che si appropria della sua residenza tramite un contratto fasullo. Il destino di questi personaggi si intreccia con quello di Kim Sunny, proprietaria del ristorante in cui lavora Ji Eun-tak.

“Nel momento tra la vita e la morte, esprimi un desiderio con forte intensità. Un dio dal cuore tenero potrebbe esaudirlo.”

Mi sono avvicinata a questo Kdrama con una certa baldanza, perché cercavo qualcosa di leggero, convinta che si trattasse di una serie piuttosto banale, con attori e attrici piacevoli alla vista e trama incentrata solo sugli inciuci.

Io mentre mi lancio con baldanza non sapendo quello che mi aspetta.

“Verrò come pioggia, verrò come la prima nevicata. Implorerò Dio almeno per questo. Sei stata il più grande premio della mia vita”

Inutile dire che ho ricevuto un calcio emotivo sui denti quasi subito.

Filmato in cui capisco di essermi sbagliata

TRAMA

«Gli esseri umani hanno quattro vite: una vita di semi piantati, una vita di irrigazione e cura dei semi, una vita di raccolta di frutti e una vita di godere di raccolti.»

A prima vista la trama può sembra più semplice di quello che è in realtà, perché noi occidentali siamo abituati ad avere una visione univoca della vita. Si nasce, tante tribolazioni, e lieto fine (si spera).
Questa serie sin da subito ti obbliga ad ampliare la tua concezione, a considerare che una storia può dipanarsi in più reincarnazioni e che non è detto che il lieto fine ci sia in ognuna di esse o che sia come lo immaginiamo.

 

LA COLONNA SONORA

Le canzoni in sottofondo sono stupende, e perfettamente in linea con trama/atmosfera. Hanno contributo a dare quell’aria malinconica che ha questa serie. Ho ascoltato “Who are you” di Sam Kim a ripetizione.

♫ “Dove sono? Chi sono?
Questa solitudine è come una prigione
Questo posto, dove tutti mi passano accanto
Oh, dove sono?
Tu chi sei? Tu chi sei?
Questa felicità che non posso nascondere
Anche se scavo per il mondo come un pazzo
Mia persona più cara, dove sei?
TI troverò
Ti riconoscerò
Non importa come apparirai
Io ti riconoscerò
Mi ricorderò, ti riconoscerò
Anche se sarai dove io non sono
Non ti dimenticherò. La tua voce, la tua espressione, ogni cosa.” ♫

PERSONAGGI

I personaggi sono il punto forte della serie, insieme alla trama, sono loro che portano avanti tutto. Ti affezioni a ognuno di loro in modo impressionante.

JI EUN TAK

«Quelli che rimangono devono vivere ancora più intensamente. Possiamo piangere di tanto in tanto, ma dobbiamo sorridere molto e rallegrarci. Sei obbligato a farlo in cambio di tutto l’amore che hai ricevuto.»

Lei per noi sarà Patatona. Basta guardarla per capire perché.

Lei per gran parte del drama è infatti una patatona da salvare, debole e indifesa, classica ragazzina in cui è semplice immedesimarsi per il pubblico più giovane.

Ammetto di aver sottovalutato la bravura dell’attrice per gran parte delle puntate, probabilmente per via della ripetitività di alcune scene, ma nel finale mi sono del tutto ricreduta, inoltre ha un sorriso bellissimo e contagioso che si fa perdonare qualsiasi cosa.

♫Vita meravigliosa
Vissuta con te sotto i cieli
Anche il respirare e basta è bello
Vita meravigliosa, giorno meraviglioso
Vivrò nella tua memoria
Vita meravigliosa, giorno meraviglioso, resta con me
Mio amore meraviglioso
Anche il tuo cuore lo è.♫

La sua vita è segnata dal dolore sin dalla nascita, e ha un rapporto con la morte molto più vicino rispetto agli altri esseri umani. Ha il sogno di diventare direttrice radiofonica ma nella serie non l’ho vista ascoltare la radio mezza volta, ma va bene.

Ok ok ti perdono, anzi scusa.

IL GOBLIN

«Ogni momento che ho passato con te è stato magnifico.
Perché la giornata è stata bella
Perché la giornata è stata brutta
Perché la giornata è stata giusta.
Ho amato ogni giorno.
Inoltre, non importa cosa accade: non è colpa tua.»

Ho apprezzato il fatto che il personaggio non fosse il classico principe azzurro perfetto, dolce, sensibile e bla, bla, bla. Lui per via di tutto quello che ha passato è piuttosto scontroso, quasi str***. Non pende dalle labbra della protagonista femminile, ma anzi cerca di liberarsi di lei perché la trova insopportabile. Ovviamente non ci riuscirà per via dell’ammmmore ma ho apprezzato quantomeno il tentativo.

Molto bello il suo cinismo che va spesso a scontrarsi con l’umanità e la vitalità di Patatona, come se in un certo senso con lei avesse ripreso a scorrere dopo secoli di staticità.

IL CUPO MIETITORE

«Per favore guardami negli occhi. Lascia solo quei ricordi felici e felici, e dimentica tutti quei momenti tristi e difficili, sia che siano accaduti nella tua vita passata o presente … e dimentichi di me. Spero che almeno tu abbia un lieto fine.»

Come personaggio rispetto al Goblin è molto più serio e controllato, creando così il giusto contrappeso e dando inizio a una amicizia molto bella e divertente tra loro due.
Probabilmente il mio personaggio preferito, ha un percorso personale bellissimo e poi ovviamente, è un bel fiulet, come si dice da queste parti.

L’attore è di una bravura disarmante, è riuscito a dare espressione a un volto quasi sempre indifferente e fisso per esigenze di trama, infatti sono curiosa e lo vedrò presto in un altro Kdrama “Tale of the Nine tailed”

Io qui ho perso una battito raga, bellissima scena.

SUNNY

«Chiedermi di dimenticarti dopo avermi detto di dimenticare tutto eccetto i momenti felici… non ha senso».

Lei è la ragazza tosta, è tutto quello che non è Patatona, infatti sarà per lei come una sorella maggiore. Bellissima, sicura di sé, imprenditrice, con un carisma impressionante.

Devo imparare a fare anche io questa mossa

È facilmente intuibile che lei sarà la persona destinata al Cupo Mietitore, e ho adorato la loro storia, per nulla banale o scontata. Inoltre tra i due attori c’è una chimica pazzesca, infatti ho scoperto esiste un’altra serie con loro due con protagonisti. Ho seguito la loro storia con quasi più interesse di quella principale.

Spoiler

Sunny, insegnaci tu.

La Bromance

Il rapporto che si crea tra il Goblin e il Cupo è davvero divertente e dà vita a delle gag simpatiche che alleggeriscono un po’ i toni pesanti di questa serie.

Ho amato anche il modo che hanno i creatori di non prendersi troppo sul serio e sdrammatizzare anche le scene più iconiche.

STILE

«Chi pagherà l’anello? Non importa. Entrambi pagherete un prezzo molto alto in ogni caso.»

Ovviamente le storie d’amore sono una delle parti centrali, e anche in questo caso è diversa da come siamo abituati a vedere nelle serie tv occidentali. In particolare in quella tra Patatona e il Goblin ci sono degli elementi comuni a molti kdrama:

Protagonista che deve essere sempre salvata

Io mi sono chiesta come abbia fatto Patatona a sopravvivere per 19 anni senza l’aiuto del nostro Goblin. All’inizio del drama è senza soldi, senza casa, a scuola la trattano tutti male, le sue prospettive per il futuro non sono rosee. E mai che ci fosse stata una volta in cui lei si rimbocca le maniche per cercare di migliorare la sua vita con le sue forze, ha sempre bisogno dell’aiuto economico dell’uomo.

Massima innocenza

In questo drama il sesso non viene nemmeno nominato, è un elefante nella stanza abilmente scansato per tutta la storia. All’inizio pensavo fosse per via della differenza d’età tra la coppia principale (lei 19 anni, quindi ancora minorenne, lui sui 35-40 anni) invece anche guardando l’altra coppia è lo stesso.

Piangono tutti (soprattutto io)

In questo Kdrama non c’è l’ossessione per il machismo spesso riscontrata nelle serie occidentali, qui gli uomini piangono esattamente come le donne, e l’ho trovato davvero bellissimo.

Io che piango ad ogni puntata

IL TRASH

Ho notato poi altre cose tipiche dei kdrama che, insieme alla trama complessa e i personaggi ben caratterizzati rendono questa serie anche un po’ trash e quindi ancora più adorabile:

Tutti belli

Le prime puntate mi è sembrato di stare in Grey’s Anatomy in versione Corea, tutti gli attori sono belli, non dico interessanti, proprio belli da vedere. Anche per il personaggio della zia semplificato al massimo come brutto=cattivo, si capisce che l’attrice è in realtà bellissima.

Dai non si sono nemmeno impegnati

Gong Yoo onnipresente

L’attore che interpreta il Goblin, Gong Yoo, è ovunque. Letteralmente. Me lo sono immaginato mentre firma un contratto in base al quale la produzione era obbligata a inserirlo in ogni scena, anche quando non c’entrava nulla. Anche nelle scene che riguardano gli altri comunque lui viene inserito per far vedere cosa fa/come reagisce. Non che mi sia lamentata eh, però l’ho trovato estremamente divertente.

Gong Yoo in ogni scena

Protagonista sempre perfetto

Un’altra clausola di questo contratto secondo me riguardava l’immagine, Gong Yoo non poteva apparire brutto/trasandato/spettinato in nessuna scena. Al punto che nei flashback del passato dove lui è un ufficiale dell’Imperatore hanno lasciato la stessa sua solita pettinatura e gli hanno semplicemente attaccato dietro un bruttissimo posticcio di capelli.

Dai si potevano impegnare un po’ di più, essù

I belli non sono belli

Una cosa che mi ha fatto molto ridere è che nella serie il Goblin viene trattato come un uomo brutto o comunque comune, al punto che viene anche detto che assomiglia ad un dinosauro, e all’inizio, per non far allarmare Patatona, le viene detto che una volta tolta la spada il Goblin diventerà bello. Sì, lui, bello. Anche l’altro, Il Cupo, viene abbastanza snobbato, come se non fosse chissà che.

Esatto, fa ridere, come vedete non ci credono manco loro.

“Tranquilli, c’è tempo”

Sono 16 puntate, nelle prime 12 succedono più o meno sempre le stesse cose, per darti anche modo di conoscere i personaggi e affezionarti, poi nelle ultime quattro succede il delirio.
Io l’ho visto mesi fa e ancora mi devo riprendere.

 

FINALE

Finale per nulla scontato che ho apprezzato molto, inoltre, i messaggi che lascia questa serie sono davvero molto belli:

La morte non è la fine

Questa è una concezione molto orientale, dove la morte è parte della vita stessa, e chi è morto è solo andato nella stanza accanto e presto o tardi lo rivedrai.

L’amore è più forte di tutto, anche della morte

Questo concetto per noi più comune qui viene portato ad un altro livello.

Spoiler

Gli errori si possono espiare

A volte una vita non basta, ma non c’è errore troppo grande che non si possa superare per trovare un po’ di pace per la nostra anima.

Ciò che è destinato a raggiungerti, riuscirà a trovarti

Questa è la base di un atto di fede che porta avanti tutta la serie e ho apprezzato tantissimo.

CONCLUSIONE

«Dio, sia verso di lei che verso di me, è troppo crudele.»

Ho amato profondamente questo Kdrama, al punto che sto pensando a un rewatch nonostante so che mi spezzerà il cuore di nuovo. Lo considero a chiunque voglia avvicinarsi a questo mondo dei Kdrama, per partire col botto. È considerato uno dei Kdrama più belli esistenti, e confermo che in questo caso se lo merita.

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