«Scrivi» gli disse. «Appena arrivo ti scriverò» rispose Julián. «No, non a me. Scrivi dei libri. Scrivili per me. Per Penélope.» Julián annuì, e solo allora comprese quanto gli sarebbe mancato l’amico. «E conserva i tuoi sogni» disse Miquel. «Non puoi sapere quando ne avrai bisogno.» ***Unpopular opinion*** Eh figurati, che strano. Ho iniziato questo romanzo pensando a un colpo sicuro, cinque stelle annunciate,… [Continua a leggere]
Narrativa
Parliamo di… Norwegian Wood di Haruki Murakami
“Non ti dimenticare mai di me. Ricordati sempre che sono esistita”. Ho iniziato questo romanzo a scatola chiusa, conoscendo solo alcune delle citazioni più famose che mi hanno sempre attirato. E in effetti sono tantissime le frasi che mi sono segnata, per non dimenticarle. “Forse noi due ci cercavamo molto più di quanto noi stessi pensassimo. E così abbiamo finito per prendere la strada più lunga e più contorta. Forse io non avrei dovuto fare quello… [Continua a leggere]
Parliamo di… L’atlante delle nuvole di David Mitchell
“Cosa non avrei dato ora per una mappa immutabile dell’ineffabile sempre costante? Per possedere, per così dire, un atlante delle nuvole.” Immagino che definirla una “raccolta di racconti” sia riduttivo, ma è così che si presenta. La particolarità sta nel modo in cui questi racconti, diversissimi sia per stile che per contenuti, siano collegati. L’unico argomento costante è la natura dell’uomo, illustrata in modo tutt’altro che lusinghiero, e ovviamente il mio cinismo e la mia misantropia ne sono rimasti stuzzicati, anche se da un… [Continua a leggere]
Parliamo di… L’invenzione della solitudine di Paul Auster
La morte dopo lunga malattia possiamo accettarla con rassegnazione. Anche la morte accidentale si può attribuire al destino. Ma che un uomo muoia senza causa apparente, che muoia solamente perché è uomo, ci spinge così vicino all’invisibile confine tra la… [Continua a leggere]
Parliamo di… Diario di Inverno di Paul Auster
“Parla ora prima che sia troppo tardi, e poi spera di continuare a parlare finché non ci sarà più niente da dire. Dopotutto, il tempo si sta esaurendo. Forse è meglio mettere da parte le tue storie per ora e provare ad analizzare come sia stato vivere in questo corpo dal primo giorno in cui ricordi di essere stato vivo fino a oggi. […] Sei senza dubbio un essere menomato e ferito, un uomo che si è portato dentro una ferita dalla nascita (altrimenti perché avresti passato la vita a sanguinare… [Continua a leggere]
Parliamo di… “Non ora, non qui” di Erri De Luca
Essere al mondo, per quello che ho potuto capire, è quando ti è affidata una persona e tu ne sei responsabile e allo stesso tempo tu sei affidato a quella persona ed essa è responsabile per te. Sette anni non furono pochi. Anche se fossero… [Continua a leggere]
Parliamo di… Nelle terre estreme di Jon Krakauer
La mia opinione è che non hai bisogno né di me né di nessun altro per portare questa gioia nella tua vita. È semplicemente lì che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che devi fare è tendere la mano per prenderla. L’unica persona con cui combatti è te stesso e la tua testardaggine a non lanciarti in nuove esperienze. –Da una lettera di Chris McCandless Mi sono avvicinata… [Continua a leggere]
Recensione: “La Strada” di Cormac McCarthy
“Quando sognerai di un mondo che non è mai esistito o di uno che non esisterà mai e in cui sei di nuovo felice, vorrà dire che ti sei arreso. Capisci? E tu non… [Continua a leggere]
Parliamo di… Le ho mai raccontato del vento del Nord di Daniel Glattauer
“Cara Emmi, si è resa conto che non sappiamo niente l’uno dell’altra? Che ci stiamo inventando un personaggio virtuale dall’identikit immaginario? Facciamo domande affascinanti proprio perché non diamo le risposte. Sì, ci divertiamo a stuzzicare e a eccitare la curiosità dell’altro, ma siamo categorici nel rifiutarci di soddisfarla.” Questo libro mi stuzzicava da un po’, lo vedevo spesso scivolare nella home di goodreads ma ho sempre rimandato. L’altro giorno, nella ormai solita bancarella di libri usati, l’ho trovato che mi guardava impaziente, quasi scodinzolava. È stato forse… [Continua a leggere]
Parliamo di…Grandi Speranze di Charles Dickens
“Fu quello un giorno memorabile, poiché provocò in me grandi cambiamenti. Ma lo stesso accade in ogni vita. Provate a immaginare di cancellarne un giorno particolare, e pensate a come sarebbe stato differente il suo corso. Voi che leggete, fermatevi a pensare per un attimo alla lunga catena di ferro o di oro, di spine o di fiori, che non vi avrebbe mai avvinto, se non si fosse formato il primo anello in un giorno memorabile.” La mia curiosità verso questo libro è iniziata leggendo In una sola persona di… [Continua a leggere]